Dopo due mesi di intenso negoziato con i paesi membri, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha presentato il nuovo collegio dei commissari per il prossimo quinquennio. Sei vicepresidenti esecutivi coadiuveranno il lavoro di altri 20 commissari. Tra questi Raffaele Fitto (Fratelli d’Italia) a cui andrà un portafoglio che, come previsto, comprende i fondi di coesione e le riforme previste dal NextGenerationEU. (Sole 24 Ore)
In una conferenza stampa a Strasburgo, la presidente von der Leyen ha spiegato lo spirito del tempo: «Nel 2019 il dibattito politico era dominato dal riscaldamento globale. Anche oggi questo tema è molto presente, basta osservare i danni climatici che registriamo con incredibile regolarità. Al tempo stesso tra i temi di oggi vi è anche la sicurezza e la competitività». Nei fatti, il baricentro politico si sposta verso destra, con una maggiore attenzione all’economia piuttosto che al clima.
Oltre a Raffaele Fitto, vicepresidenti saranno la socialista spagnola Teresa Ribera Rodríguez (concorrenza e transizione), il liberale francese Stéphane Séjourné (strategia industriale), la socialista rumena Roxana Mînzatu (istruzione e competenze), la popolare finlandese Henna Virkkunen (sicurezza e democrazia). La liberale estone Kaja Kallas sarà vicepresidente e Alto Rappresentante per la Politica estera e di Sicurezza, come deciso dal Consiglio europeo prima della pausa estiva.
Secondo la lettera di missione relativa al ministro Fitto, l’uomo politico dovrà occuparsi di produttività, innovazione e competitività, utilizzando le leve degli investimenti e delle riforme. L’uomo politico deve anche impegnarsi nel ridurre gli oneri amministrativi che pesano sulle imprese e in generale sulle attività economiche. Si legge nella lettera di missione: «Lei dovrà ridurre gli obblighi di rendiconto del 25% in generale, e del 35% per le piccole e medie imprese».
L’entrata in vigore è ancora molto incerta. Nella sua conferenza stampa la presidente non si è sbilanciata, sottolineando il desiderio di tutti perché la nuova Commissione possa iniziare a lavorare «il più velocemente possibile». Molto dipenderà dalle audizioni. «Ora iniziamo un intenso e necessario periodo di esame parlamentare – ha detto la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola -. L’obiettivo è di completare questo processo di verifica nel modo più efficiente possibile».