Modalità telematica e collegamenti audiovisivi anche per tutte le conciliazioni in sede sindacale delle controversie di lavoro. Meno oneri e vincoli per il ricorso al lavoro stagionale; e sulle dimissioni “per fatti concludenti” arriva il chiarimento che se l’assenza ingiustificata del lavoratore si protrae oltre i termini previsti dal Ccnl o, in mancanza di previsione contrattuale, oltre i 15 giorni, il datore ne dà comunicazione all’Ispettorato nazionale del lavoro (chiamato ad accertarne la veridicità) e il rapporto di lavoro si intende risolto per volontà del lavoratore (la ratio è impedire comportamenti opportunistici per ottenere la Naspi).
Le opposizioni e i sindacati sono sul piede di guerra perché la norma potrebbe mascherare da dimissioni volontarie il licenziamento del dipendente. In commissione le opposizioni erano riuscite a far approvare una proposta di modifica e in Aula la Dem Chiara Gribaudo ne aveva presentato un’altra che proponeva l’obbligo dell’ispettorato di verificare tali dimissioni. Ma l’emendamento è stato bocciato. I sindacati hanno annunciato mobilitazioni.
La somministrazione a tempo determinato di lavoratori non può superare il 30% del numero dei lavoratori a tempo indeterminato in forza all’utilizzatore al 1° gennaio dell’anno di stipulazione dei contratti. Tuttavia, si escludono dal computo dei limiti quantitativi i casi in cui la somministrazione a tempo determinato riguardi lavoratori assunti dal somministratore a tempo indeterminato o lavoratori con determinate caratteristiche o assunti per determinate esigenze: ad esempio, svolgimento di attività stagionali o di specifici spettacoli, start up, sostituzione di lavoratori assenti, lavoratori con più di 50 anni.
Per quanto riguarda il lavoro stagionale, viene introdotta una norma di “interpretazione autentica”: oltre ai cosiddetti “stagionali” già identificati, rientrano in questa categoria anche “le attività organizzate per fronteggiare intensificazioni dell’attività lavorativa in determinati periodi dell’anno, oppure le esigenze tecnico-produttive o collegate ai cicli stagionali dei settori produttivi o dei mercati serviti dall’impresa”.