Per fare un tavolo ci vogliono olio e pomodori. Proprio l’industria dell’arredamento sarà infatti uno dei principali ambiti di applicazione della nuova tecnologia sviluppata da 12 partner europei grazie il progetto Polymers-5b, appena avviato a Lisbona e finanziato dalla UE con 5,6 milioni di euro. (Sole 24 Ore)
Obiettivo del progetto – guidato dall’Instituto Superior Técnico para a Investigação e o Desenvolvimento (IST-ID) – è sviluppare materiali innovativi che sostituiscano la plastica, utilizzando i rifiuti agroalimentari in una logica di economia circolare.
Tra i soggetti coinvolti, anche due aziende italiane: NSBProject, che assume l’incarico di Innovation Broker per il consorzio e coordinerà l’intero processo di disseminazione e capitalizzazione dei risultati della ricerca promuovendone il trasferimento tecnologico – e Bonlex Europe, società trevigiana controllata dal gruppo nipponico C.I. Takiron Corporation, specializzata nella produzione di film decorativi per l’industria del mobile e del design.
Bonlex Europe contribuirà al progetto tramite la caratterizzazione dei materiali e la sperimentazione nei componenti per l’arredo e il design d’interni.
Polymers-5b è un progetto europeo finanziato dal Circular Bio-based Europe Joint Undertaking (CBE JU), partenariato pubblico-privato tra la Commissione Europea e il Bio-based Industries Consortium (BIC). L’obiettivo è creare, attraverso la biocatalisi e la green chemistry, materiali innovativi che imitino le plastiche tradizionali, ma con un impatto ambientale notevolmente ridotto.
La ricerca punterà sulla selezione di monomeri bio-rinnovabili da scarti di pomodoro, olio d’oliva e polpa di legno. Il progetto non solo mira a sviluppare nuovi materiali, ma anche a implementare processi di estrazione sostenibili, utilizzando tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale. Inoltre ambisce a creare filiere circolari e, in ultima analisi a garantire la sostenibilità ambientale dei prodotti e delle applicazioni finali valutandone il ciclo di vita.