Economia

Crescita del Pil: Francia, Italia e Spagna migliorano

L’economia italiana nel secondo trimestre 2024, secondo la stima preliminare dell’Istat corretta per il calendario, è cresciuta dello 0,2% rispetto al trimestre precedente, quando aveva registrato un +0,3%. Il secondo trimestre del 2024 ha avuto due giornate lavorative in meno rispetto al precedente. La variazione congiunturale è la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto nel comparto dell’agricoltura, silvicoltura e pesca e in quello dell’industria e di un aumento nel comparto dei servizi. In termini tendenziali nel secondo trimestre il Pil è aumentato dello 0,9%. (Sole 24 Ore)

La variazione acquisita del Pil italiano per il 2024 è pari a +0,7% alla luce della stima sui conti economici del secondo trimestre pubblicati oggi dall’Istat (+0,2%). Nel primo trimestre la crescita acquisita era pari a +0,6%. La variazione acquisita è quella che si otterrebbe se nei prossimi due trimestri la crescita dell’economia italiana fosse nulla. Nel Def il governo ha previsto una crescita tendenziale per il 2024 pari all’1%.

L’andamento dell’economia sorride ad altri Paesi dell’area euro. Il Pil della Francia è cresciuto dello 0,3% nel secondo trimestre, sostenuto dal commercio estero e da una ripresa degli investimenti delle imprese. Lo ha comunicato l’Insee. Questa prima stima della crescita dell’economia francese tra aprile e giugno da parte dell’Istituto è superiore alla previsione di un aumento dello 0,1% rispetto al primo trimestre, durante il quale il Pil è aumentato dello 0,3% (rivisto al rialzo di 0,1 punti).

Per la Spagna il dato indica +0,8% nel secondo trimestre dell’anno, un tasso simile al trimestre precedente, grazie alla buona performance di esportazioni e importazioni che hanno contributo a un aumento di 0,5 punti e, in minore misura, del consumo interno, secondo i dati pubblicati oggi dall’Istituto nazionale di statistica. Su base annua la crescita del Pil continua sostenuta al 2,9% nel secondo trimestre. Le esportazioni sono cresciute dell’1,2% rispetto al primo trimestre dell’anno, mentre le importazioni sono diminuite dello 0,2%.

Redazione

 

 

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