Se da gennaio a giugno 2024 gli utenti in cerca di lavoro sono aumentati del 3,8% rispetto all’anno precedente, gli annunci di lavoro registrano un calo del 10%: è quanto segnala l’Osservatorio semestrale sul mercato del lavoro online di Jobtech, agenzia per il lavoro digitale. Questo vuol dire che le aziende hanno registrato meno competizione con altre imprese in cerca di personale e potrebbero aver riscontrato una maggiore facilità nel trovare i candidati più idonei. (La Stampa)
Nello specifico, i mesi di gennaio e marzo 2024 si confermano, come il primo semestre 2023, i mesi in cui le persone hanno cercato più attivamente lavoro, ma la crescita maggiore si è registrata a febbraio, con un aumento del 10% rispetto allo stesso periodo del 2023. Maggio è invece il mese in cui gli utenti sono stati meno attivi nella ricerca di lavoro online, indice del fatto che probabilmente quest’anno le persone si sono mosse in anticipo per cercare un’opportunità in vista della stagione estiva.
Chi ha cercato lavoro in questi primi mesi del 2024? Donne e Gen X gli utenti più attivi. Si conferma una predominanza del genere femminile tra chi cerca lavoro, con un 54,8% del campione rispetto al 45,2% di utenti maschili. Da un punto di vista anagrafico invece, il 40,1% dei job seeker appartiene alla Generazione X, seguito dai Millennial (33,8%), dalla Generazione Z (20,7) e infine dai Baby Boomer (5,4%).
Ancora significativo il divario tra Nord e Sud. L’indagine rileva una certa stabilità rispetto allo scorso anno relativamente alla provenienza geografica degli utenti in cerca di lavoro, con una prevalenza del Nord Italia, che rappresenta il 60,6% del totale, a seguire il Centro con il 20,4%, mentre Sud e Isole insieme costituiscono il 19,4%. Nonostante un lieve miglioramento rispetto allo stesso
periodo del 2023, il divario tra Settentrione e il resto della Penisola resta ancora troppo significativo anche in riferimento alle opportunità di impiego, l’analisi di Jobtech rivela infatti una maggiore concentrazione di annunci di lavoro al Nord (72,7%), seguito sempre dal
Centro (17,4%) e Sud e Isole (9,9%).
Inoltre, il confronto tra il numero medio di candidature e il numero di annunci ha evidenziato che in Lombardia, Piemonte e Veneto hanno presentato maggiori opportunità di assunzione mentre nel Sud Italia, soprattutto in Sicilia, Basilicata e Calabria, la competizione è rimasta alta. In generale, se Nord e Centro Italia presentano un rapporto di 5-15 candidati per annuncio, al Sud e nelle Isole si riscontra 15-25 utenti interessati per ogni posizione aperta.
Da segnalare anche che la flessibilità è sempre più richiesta: cala la disponibilità a lavorare nei weekend.