Più di 3 italiani su 4 sono nel mercato libero. Questo quanto emerge dalla Relazione dell’Arera presentata al Parlamento e al governo nell’Aula dei gruppi alla Camera. Al primo luglio 2024 – spiega l’Arera riguardo l’elettricità – «la quota del mercato libero risulta pari al 76,5%». In generale, «le famiglie preferiscono le offerte a prezzo fisso, con sconto, e energia prodotta «da fonti green». (Corriere della Sera)
Al primo luglio 2024 i clienti vulnerabili in Maggior Tutela sono 3,6 milioni mentre sono 8,4 milioni i clienti vulnerabili che hanno scelto il mercato libero. I clienti non vulnerabili transitati automaticamente nel servizio a tutele graduali sono anch’essi circa 3,6 milioni mentre sono circa 14,7 milioni quelli nel mercato libero. Il presidente dell’Authority Stefano Besseghini ha esaminato gli effetti di questo passaggio della maggior tutela nel mercato elettrico.
A oggi, ha evidenziato il presidente dell’Arera, «le offerte disponibili sul mercato libero appaiono poco attraenti rispetto ai diversi servizi regolati, essendo caratterizzate da prezzi normalmente più alti». Quanto al meccanismo delle aste, con cui si è decisa l’assegnazione del nuovo servizio agli operatori, tale mossa «ha permesso di ridurre il tasso di concentrazione nel mercato, perché il principale operatore, Enel, ha visto ridotta la propria quota», ma la configurazione dello stesso non è cambiata in maniera sostanziale «in quanto il secondo operatore è ancora largamente minoritario rispetto al gruppo principale».