«Sarebbe importante avere un costo dell’energia e una fiscalità comune in tutti i Paesi Ue, insieme a una rete elettrica europea interconnessa, dove Stati con maggiore capacità produttiva possano bilanciare la minore produzione di altri, e a standard tecnici uguali per tutti. Nonché reti intelligenti protette con investimenti in cybersecurity.
La transizione verde deve essere condivisa e proporzionale alla capacità dell’industria di realizzarla, per una competitività a livello globale più forte e per la costruzione di un futuro dove, a livello produttivo e distributivo, non ci sia dipendenza da Paesi terzi». Così Filippo Girardi, presidente di Anie –la federazione che rappresenta i settori industriali dell’elettrotecnica e dell’elettronica – sintetizza le richieste del comparto all’Europa: «Il settore delle tecnologie per le reti dovrebbe essere un interesse vitale. L’Europa ha bisogno di una base industriale forte per supportare il sistema elettrico e consentirgli di crescere e innovare in modo sempre più resiliente».