CLEAN ENERGY

La community dei pannelli che aiuta a scegliere il sole

Sono 17 gli obiettivi previsti dall’Agenda 2030, il documento redatto nel 2015 per orientare e guidare cittadini, imprese e istituzioni verso un mondo più sostenibile ed equo, combattendo in primis il cambiamento climatico ma anche la povertà, la fame e le disuguaglianze. Secondo una ricerca del 2023, la popolazione riconosce come più importante di tutti la lotta al climate change, mentre solo al 13° posto si posiziona la costituzione di comunità sostenibili. Eppure, considerato l’elevato e crescente numero di persone che abitano i centri urbani, non si può negare il ruolo delle città nel processo di transizione energetica, se si considera che il 45% della popolazione “esprime un giudizio molto critico sul livello di sostenibilità ambientale e di efficienza energetica raggiunto dalle città italiane”. Si inserisce in questo contesto Soly, clean energy tech company di origine olandese, nata dall’intuizione dei fratelli Van der Meulen di creare un’azienda focalizzata sulle energie rinnovabili e completamente digitale. (Repubblica)

Soly, il cui obiettivo è rendere il Sole la prima fonte di energia solare entro il 2030, punta a ridurre le emissioni di CO2 in Italia fino a 3.500 tonnellate annue, contribuendo inoltre a creare la più grande comunità energetica del Paese. Una sfida che Soly si è posta sin dal suo recente ingresso nel mercato italiano e che sembra rispondere perfettamente ai numeri della transizione energetica: solo ad aprile, infatti, in Italia il 51% dell’energia è derivata da fonti rinnovabili (nel 2023 era il 36%). Inoltre, secondo la Direttiva Case Green recentemente approvata dall’Ue, punta a ridurre le emissioni di CO2 fino a eliminarle del tutto entro il 2050, riqualificando il patrimonio edilizio nel Continente.

Fondata nell’estate del 2013 dai fratelli Patrick e Milan van der Meulen, l’azienda è oggi uno dei leader di mercato europei nel campo della generazione e dello stoccaggio decentralizzato di energia attraverso pannelli solari, batterie e stazioni di ricarica. La soluzione proposta da Soly è semplice quanto ambiziosa: rendere il sole la fonte di energia più usata al mondo entro un decennio, eliminando le energie non rinnovabili entro il 2030 e aiutando migliaia di aziende e famiglie nella conversione al solare. Il supporto alla transizione energetica del Paese avverrà provincia dopo provincia, in un territorio nazionale che conta circa undici milioni di abitazioni indipendenti familiari dove la posa in opera dei pannelli solari comporterebbe un risparmio di 1500-1800 euro ogni anno, per un totale di 9,6 kg di CO2 in meno al giorno. Ad oggi Soly ha già installato 850 mila pannelli solari nei sei paesi dove è operativa (Paesi Bassi, Sudafrica, Belgio, Germania, UK e Italia).

L’adozione di energia pulita si traduce in un tangibile vantaggio per le tasche dei consumatori e in un incremento del valore della proprietà immobiliare, oltre a contribuire agli obiettivi di sostenibilità ambientale dell’Agenda 2030. Una conferma della priorità riservata a questo tema arriva anche dalla recente trasformazione in legge del Decreto Energia, che prevede la possibile attivazione di oltre 27 miliardi di euro di investimenti nelle rinnovabili e nella decarbonizzazione. L’Italia, nei primi sei mesi del 2023, ha generato oltre 2,3 gigawatt di energia solare, circa metà dei quali proveniente da pannelli solari installati sulle abitazioni, e i nuovi impianti sul territorio, negli ultimi 12 mesi, sono cresciuti di 100 mila unità rispetto al 2022, per un totale di oltre 1 milione e 300 mila installazioni.

Redazione

 

 

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