FINANZA

Con il taglio dei tassi della BCE boomerang sui Btp: un’altra tegola per il tesoro

Il taglio dei tassi di interesse da parte della Banca centrale europea è largamente atteso dai mercati per il prossimo 6 giugno. Ma cosa potrebbe accadere se l’istituto di Francoforte decidesse di non farlo? Nonostante la presidente della BCE, Christine Lagarde, abbia preparato il terreno per una riduzione dei saggi di riferimento a giugno, gli entusiasmi sul percorso futuro si sono molto raffreddati negli ultimi tempi. (Repubblica)

“Il taglio di 25 punti base il 6 giugno sembra cosa fatta”, si legge in una nota del 28 maggio del team di economisti di UBS guidato da Reinhard Cluse. “I segnali emersi dalla riunione della BCE dell’11 aprile e le successive dichiarazioni pubbliche dei funzionari della BCE sono stati chiari: la BCE è sulla buona strada per tagliare i tassi di 25 pb al 3,75% nella prossima riunione del 6 giugno”.

Gli economisti di UBS ritengono che nemmeno i dati deludenti sull’inflazione di maggio (in uscita il 31 maggio) possano far cambiare idea all’istituto di Francoforte. Tuttavia sono convinti che gli operatori ascolteranno con attenzione la conferenza stampa di Lagarde e le nuove previsioni macroeconomiche dello staff della BCE, alla ricerca di segnali sul ritmo dei tagli dei tassi dopo giugno e, in particolare, di un possibile secondo taglio nel meeting del 18 luglio. Su quest’ultimo, UBS è “scettico”.

Sulla riduzione dei tassi il 6 giugno è arrivata recentemente un’ulteriore conferma da Philip Lane, membro esecutivo della BCE, il quale, parlando al Financial Times lo scorso 27 maggio ha detto: “Salvo grandi sorprese, in questo momento ciò che vediamo è sufficiente per rimuovere il livello massimo di restrizione”.

Redazione

 

 

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