CLEAN ENERGY

Idrogeno: intesa tra Italia, Germania e Austria

Via libera alla dichiarazione congiunta di intento politico fra Austria, Germania e Italia sul corridoio meridionale dell’idrogeno. La firma dell’intesa è arrivata a margine del Consiglio per l’Energia in corso a Bruxelles. A sottoscrivere il protocollo sono stati il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, il vicecancelliere tedesco e ministro per l’Economia e il Clima, Robert Habeck, e la ministra federale per la Protezione del clima, l’Ambiente, l’Energia, la Mobilità, l’Innovazione e la Tecnologia dell’Austria, Leonore Gewessler. Nel documento siglato a Bruxelles si ribadisce la necessità di sviluppare un mercato dell’idrogeno funzionante nella Ue al fine di accelerare la transizione verso l’energia verde e di decarbonizzare in particolare i settori difficili da abbattere e si rimarca l’importanza di un’infrastruttura di gasdotti regionali e transfrontalieri ben collegata e funzionante per l’idrogeno, per garantire una rete europea dell’idrogeno pienamente interconnessa. (Sole 24 Ore)

Il corridoio Sud dell’idrogeno è uno dei cinque corridoi di importazione di idrogeno su larga scala individuati e sostenuti dal piano RepowerEu della Commissione Europea, al fine di realizzare l’importazione di 10 milioni di tonnellate di idrogeno rinnovabile entro il 2030 rispetto al quale la nuova infrastruttura giocherà un ruolo cruciale agevolando il trasferimento dell’idrogeno rinnovabile dal Nord Africa attraverso il Sud Italia, collegando importanti hub della domanda di idrogeno in Italia, Austria e Germania, e contribuendo così alla creazione di una rete europea dell’idrogeno ampia e interconnessa.

Venendo alle caratterstiche, il corridoio è lungo 3.300 chilometri guidato dai Tso (Operatori del Sistema di Trasmissione) Snam, TAG, GCA e bayernets, ognuno dei quali ha presentato singolarmente domande per l’inclusione come Progetto di Interesse Comune (PCI) sotto il regolamento TEN-E della Commissione UE nel dicembre 2022. Con una capacità di importazione di idrogeno di 4 Mtpa dal Nord Africa, il progetto potrebbe soddisfare oltre il 40% dell’obiettivo di importazione del REPowerEU. L’iniziativa si basa sull’utilizzo di infrastrutture esistenti riqualificate per trasportare l’idrogeno, con l’inclusione di alcune nuove infrastrutture dedicate dove necessario. Una elevata percentuale di condotte riqualificate (>70%) consentirà un trasporto economico, mentre l’accesso a luoghi favorevoli alla produzione di idrogeno rinnovabile (eolico e solare) in Nord Africa favorirà una produzione competitiva, permettendo all’utente finale di trarne benefici.

Il progetto è stato inserito, come sottolineato, nella sesta lista dei Progetti di Interesse Comune (PCI) dell’Ue. I Progetti di Interesse Comune (PCI) sono selezionati dalla Commissione Europea ogni due anni e sono considerati come progetti infrastrutturali transfrontalieri chiave, in grado di collegare i sistemi energetici dei paesi dell’Ue. I progetti PCI beneficiano di procedure accelerate di approvazione e implementazione, nonché, sotto determinate condizioni, dell’accesso a finanziamenti europei dal Connecting Europe Facility (CEF).

Redazione

 

 

Articoli Correlati

Lascia un commento

Back to top button
Do NOT follow this link or you will be banned from the site!