Addetti alla rete elettrica, specialisti per la transizione energetica per la gestione delle centrali rinnovabili e tecnici specializzati nell’assemblaggio e produzione di moduli e celle fotovoltaici per la fabbrica 3Sun di Catania. Sono alcuni dei profili di cui Enel è alla ricerca per rafforzare l’organico e per sostenere il piano triennale di investimenti di circa 12,2 miliardi di euro per l’evoluzione e il rafforzamento della rete italiana (dei 17,2 miliardi complessivi previsti nel nostro Paese). Secondo quanto previsto dall’accordo sindacale siglato nelle scorse settimane, ci saranno 2mila ingressi: i primi 1.200 avverranno già quest’anno. «Assumiamo e crediamo fortemente nei giovani e nella loro capacità di portare innovazione, la transizione energetica passa infatti dai valori e dalle azioni delle persone, e le nuove generazioni sono essenziali in questo – spiega Elisabetta Colacchia, direttrice People & Organization Gruppo Enel -. Guidare un processo così complesso richiede un forte investimento nel capitale umano, con lo sviluppo di nuove competenze, nuove professionalità e visioni. Da questo punto di vista è cruciale il trasferimento del know-how tra colleghi senior e nuovi ingressi, coltivando professionalità altamente specializzate». (Sole 24 Ore)
Le nuove professionalità verranno coinvolte nell’attuazione dei numerosi progetti per accelerare la transizione energetica del Paese, anche in vista degli interventi previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. Dal percorso di selezione, già entro quest’anno usciranno le prime 1.200 assunzioni di professionisti dedicati alla rete che entreranno nel gruppo: di questi, quasi un terzo, il 30%, saranno al Sud e nelle Isole. «Le assunzioni non sono legate solo alle necessità di business ma sono anche espressione di un’ambizione più profonda – sottolinea Colacchia -: quella di creare nuova occupazione stabile e di qualità a beneficio del Paese, soprattutto in aree dove la disoccupazione giovanile è più alta, come il Sud e le Isole su cui è concentrato ben il 30% degli ingressi».
I nuovi ingressi supporteranno anche l’evoluzione e il rafforzamento della rete italiana su cui il gruppo investirà oltre 12,2 miliardi di euro in tre anni. Con diversi obiettivi: incrementare la digitalizzazione dell’infrastruttura, aumentare l’hosting capacity, ossia la capacità di accogliere sempre più produzione di energia da fonti rinnovabili, e migliorare la resilienza delle infrastrutture, per far fronte all’aumento della frequenza dei fenomeni metereologici estremi che soprattutto le regioni del Nord hanno conosciuto anche in questi ultimi giorni. Dato la strategicità della transizione energetica, la rete è un asset fondamentale non solo per l’azienda ma anche per il Paese, perché senza una rete sempre più resiliente e tecnologicamente all’avanguardia, non sarà possibile realizzarla.
Tra i profili tecnici che verranno inseriti molti sono legati alla transizione energetica. Tra quelli maggiormente ricercati ci sono gli addetti alla rete elettrica che avranno il compito di migliorare l’efficienza e la resilienza delle infrastrutture di alta, media e bassa tensione. Ma anche figure specialistiche chiave per la transizione energetica, come gli addetti alla gestione delle centrali rinnovabili. E infine tecnici specializzati nell’assemblaggio e produzione di moduli e celle fotovoltaici per la fabbrica 3Sun di Catania.
Con le 2mila assunzioni di questo triennio, verranno ulteriormente rafforzati gli organici del Gruppo. I nuovi ingressi si aggiungeranno infatti alle quasi 4mila assunzioni effettuate in Italia negli ultimi due anni, e si concentreranno in buona parte su E-Distribuzione, società che gestisce la più ampia rete elettrica del Paese.
Per candidarsi i giovani talenti dovranno avere un diploma quinquennale in indirizzo tecnico e la capacità di raccogliere le sfide del settore energetico, ma anche della digitalizzazione. Da un lato serve la passione per le materie oggetto di studio, dall’altro mettere in pratica concretamente le conoscenze acquisite, con una forte sensibilità al tema della sicurezza e alle skill digitali. Le competenze tecniche andranno poi completate con le ‘soft skill’ e quindi con l’attitudine a lavorare in team ed integrarsi in contesti eterogenei, operare in modo dinamico e flessibile. Ma anche con l’ inclinazione al ‘problem solving’ e la disponibilità a rinnovarsi personalmente e professionalmente attraverso un programma di formazione continua, su cui l’azienda punta fortemente per consentire a tutti di cogliere le opportunità che derivano dal continuo progresso tecnologico, particolarmente veloce in un settore come quello energetico. «Accanto alle conoscenze tecniche, è necessario poi sviluppare anche la flessibilità di apprendimento così come la capacità di lavorare in team, qualità particolarmente importanti in un settore dinamico e tecnologico che evolve velocemente, come quello dell’energia», afferma Colacchia.