Il dossier Ita Airways-Lufthansa entra nell’«ultimo miglio» delle trattative con la Commissione Europea. E dopo settimane di tensioni si va verso una schiarita su diversi punti, compresi alcuni dei più delicati. Il tutto alla vigilia dell’invio del pacchetto di rimedi al momento previsto per lunedì 6 maggio, ma l’Ue potrebbe «indurre» le parti a chiedere più tempo. È quanto apprende il Corriere da quattro fonti europee a conoscenza delle discussioni che sottolineano anche che la rotta verso l’approvazione è ancora lunga. Ita, Mef e Lufthansa non commentano. (Corriere)
Le tratte «problematiche» sotto il profilo della concorrenza si sono dimezzate, passando da 39 a una ventina, proseguono le fonti. E potrebbero ridursi ulteriormente. Anche sugli altri «nodi» — la posizione dominante all’aeroporto di Milano Linate e sui voli intercontinentali — l’Antitrust si prepara a ricevere soluzioni «soddisfacenti». Tra Ita, Tesoro e Lufthansa vanno avanti i confronti — anche il 1° maggio — per limare il documento con i rimedi e alcune risposte alle obiezioni Ue.
Un altro punto di frizione tra Commissione e Ita-Lufthansa è stato risolto: Ryanair (che ha il 51% del mercato domestico italiano e quasi il 40% di quello internazionale) è ora ritenuta concorrente perché sono stati «allargati» i bacini aeroportuali. Per Linate valgono Malpensa e Bergamo, per Fiumicino si conta anche Ciampino, per Zurigo (hub di Swiss) è compresa Basilea, per Francoforte (hub di Lufthansa) anche Hahn, per Bruxelles (hub di Brussels Airlines) pure Charleroi.
Com’è noto l’accordo siglato poco meno di un anno fa a Roma prevede un aumento di capitale riservato per Lufthansa in Ita per 325 milioni di euro in cambio del 41% del vettore tricolore. In una seconda fase i tedeschi potranno salire al 90% e ottenere il pieno controllo «entro il 2033». In parallelo Ita dovrebbe passare dall’alleanza SkyTeam (dove si trova attualmente con Delta Air Lines e Air France-Klm) a Star Alliance (dove c’è Lufthansa). Ma le nozze potranno avere luogo soltanto con l’approvazione della Commissione europea la cui data ultima per il responso, al momento, è fissata al 13 giugno.