Rimbalza ad aprile il mercato auto italiano, dopo la frenata di marzo, con 135.353 autovetture immatricolare e una crescita del 7,52% rispetto allo stesso mese del 2023. Il primo quadrimestre dell’anno chiude dunque a quota 586.665 con un incremento del 6,1% rispetto all’anno scorso. Nel mese di marzo il mercato italiano delle automobili aveva fatto registrare il primo calo dopo diciannove mesi di fila crescita e gli operatori si aspettavano un recupero di volumi ad aprile. (Sole 24 Ore)
Riprende dunque la fase di recupero dei volumi rispetto al 2019 che resta comunque superiore del 17,7% rispetto ai numeri aggiornati ad aprile 2024. Il mercato italiano dell’auto dunque resta debole come emerge dall’inchiesta congiunturale condotta a fine aprile dal Centro Studi Promotor su un campione di concessionari.
Il 56% degli interpellati giudica basso il livello delle consegne in aprile e il 25% si attende un andamento del mercato in calo nei prossimi tre mesi.Tra i principali brand in campo, c’è da evidenziare il -21% del brand Peugeot, in casa Stellantis – dove Fiat chiude con volumi in leggero calo (-1%) – e il meno 16,6% di Jeep. In casa Volkswagen, battuta d’arresto per il brand principale della casa tedesca, intorno all’11%, e calo delle immatricolazioni anche per Audi (-10,2%).
Tesla dimezza nel mese le immatricolazioni e perde da inizio anno quasi un quarto dei volumi rispetto al primo quadrimestre del 2023. MG si conferma il brand Made in China con i volumi più alti in Italia tra i brand emergenti, in crescita del 20,4% e con una quota di mercato del 2,7%.
Le prospettive di un recupero del ritardo del mercato italiano dell’auto, anche sul fronte dei modelli full electric, «non appaiono dunque particolarmente positive» secondo gli esperti del Centro Studi Promotor diretto da Gian Primo Quagliano. «Oltre all’indebolimento della ripresa dell’economia, va considerato che sulle vendite di auto incide anche l’attesa per i nuovi incentivi all’acquisto che il Governo ha annunciato da mesi e che non sono ancora arrivati» aggiunge Quagliano.
Il ministero delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha ricordato, all’apertura del Motor Valley Fest di Modena, che il piano dei nuovi incentivi è al vaglio della Corte dei Conti per l’ultimo passaggio autorizzativo. «Ci aspettiamo che nella seconda metà dell’anno – ha detto Urso – i volumi di produzione in Italia possano crescere, se così non sarà ridefiniremo le risorse destinate al sostegno della domanda verso altri interventi che possano aumentare la produzione in Italia».