L’inflazione è «in rapido calo» rendendo «possibile un taglio dei tassi». Così il Governatore della Banca d’Italia Fabio Panetta e membro del Consiglio Direttivo della Bce nel corso di una prolusione in ricordo dei 150 anni dalla nascita di Luigi Einaudi. Panetta ricorda quanto già affermato al Forex sull’andamento dell’inflazione e il suo avvicinamento all’obiettivo del 2 per cento. Per un taglio dei tassi, aggiunge, «va il consenso che sta emergendo soprattutto nelle settimane più recenti nell’ambito del Consiglio Direttivo della Bce». (Sole 24 Ore)
La riduzione del «debito pubblico elevato» va attuata con «il principio einaudiano di tendere, con la necessaria flessibilità, a un duraturo ribilanciamento dei conti pubblici». Così ancora il governatore della Banca d’Italia. «Ciò richiede una programmazione sia di breve sia di medio periodo della spesa e misure capaci di assicurare nel tempo una graduale ma costante riduzione del debito». Un percorso di riduzione credibile «aumenterà gli spazi di manovra per interventi fiscali di natura sociale e per fronteggiare future situazioni impreviste». Panetta ricorda alcuni degli insegnamenti «ancora attuali» di Einaudi. «Favorire una concorrenza priva di eccessi; gestire con prudenza le finanze pubbliche, impegnandosi per stimolare la crescita e ridurre il debito; preservare la stabilità monetaria; spostare il concetto di sovranità dal livello nazionale in favore di un’Europa più forte, aperta e solidale, che conti nel mondo».
«L’obiettivo ultimo della Banca centrale europea non può che essere lo stesso» di quello attuato nel Dopoguerra dalla Banca d’Italia guidata da Luigi Einaudi, «riconquistare la stabilità dei prezzi senza inutili danni per l’economia reale». Lo ha detto il governatore della Banca d’Italia Fabio Panetta.
Il governatore della Banca d’Italia Fabio Panetta loda la «preveggenza» di Luigi Einaudi e sulla sua convinzione di «una federazione a cui gli Stati membri conferiscono, nel loro interesse, poteri vincolanti», «dove contrappone al mito della sovranità assoluta la necessità della cooperazione imposta dalla crescente interdipendenza». Parlando al convegno per celebrare i 150 anni dalla nascita dell’economista, banchiere centrale e politico, Panetta sottolinea come «egli avrebbe probabilmente sostenuto il progetto di Unione economica e monetaria. Lo stesso Manifesto di Ventotene che ha segnato la strada verso l’integrazione europea fu anche ispirato, secondo il suo primo estensore Altiero Spinelli, dagli scritti di Einaudi – in particolare, dalle lettere pubblicate con lo pseudonimo di Junius sul “Corriere della sera” a ridosso della fine del primo conflitto mondiale dove scriveva “La verità è il vincolo, non la sovranità degli stati. La verità è la interdipendenza dei popoli liberi, non la loro indipendenza assoluta”».