A gennaio 2024 si stima che l’indice destagionalizzato della produzione nelle costruzioni cresca del 3,7% rispetto a dicembre. Lo riporta l’Istat nella sua stima flash. «A gennaio 2024 l’indice destagionalizzato della produzione nelle costruzioni registra il livello più elevato degli ultimi due anni, registrando il quarto mese consecutivo di crescita congiunturale. Anche per l’indice corretto per gli effetti di calendario, nel confronto con gennaio 2023, si osserva un incremento sostanziale e in accelerazione rispetto ai mesi precedenti», viene riferito dall’Istituto di statistica. Su base tendenziale, l’indice grezzo registra un incremento del 18,8%, mentre l’indice corretto per gli effetti di calendario cresce del 14,8% (i giorni lavorativi di calendario sono stati 22 contro i 21 di gennaio 2023). (Sole 24 Ore)
Nella media del trimestre novembre 2023 – gennaio 2024 la produzione nelle costruzioni aumenta del 4,9% nel confronto con il trimestre precedente. A partire da questa statistica flash, precisa l’Istat, l’indice della produzione delle costruzioni viene diffuso nella nuova base di riferimento 2021=100. In occasione di questo aggiornamento, viene sottolineato, è stata completamente rivista la metodologia di stima dell’indice stesso.
Con un nuovo decreto sui bonus edilizi, portato fuorisacco al Cdm di ieri, scompare lo sconto in fattura, arriva la dichiarazione preventiva, vengono bloccate le compensazioni con l’agevolazione Ace (che riguarda le imprese), i crediti vengono prima compensati con le eventuali “cartelle” degli accertamenti fiscali. La misure, ha detto con chiarezza Giorgetti, «sono tese a chiudere definitivamente la eccessiva generosità» della misura. Di fatto una pietra tombale sui rischi futuri e i cui effetti attuali «potremo definitivamente contabilizzare tra pochi giorni quando si caricherà la finestra per tutte le fatture e i lavori eseguiti entro il 31 dicembre 2023».