La Commissione Ue ha formalizzato a Lufthansa e al Ministero italiano dell’Economia le conclusioni preliminari sul progetto di ingresso in minoranza nel capitale di Ita. Il timore, annuncia, è che porti a un aumento dei prezzi per i clienti e a una diminuzione della qualità dei servizi. La lettera (“statement of objections”) dei servizi per la concorrenza della Commissione europea elenca i rilievi e i nodi ancora da sciogliere prima di poter dare il via libera all’operazione di fusione delle due compagnie: il responso è atteso entro il 6 giugno. (Sole 24 Ore)
Nel dettaglio la Commissione europea evidenzia tre possibili criticità: l’alleanza potrebbe ridurre la concorrenza su un certo numero di rotte a corto raggio che collegano l’Italia con i paesi dell’Europa centrale; ridurre la concorrenza su un alcune rotte a lungo raggio tra Italia e Stati Uniti, Canada e Giappone. Infine potrebbe creare o rafforzare la posizione dominante di Ita presso l’aeroporto di Milano-Linate.
Fino a quando non arriverà il via libera dalla Commissione europea, resta congelato l’investimento di 325 milioni per l’acquisizione del 41% di Ita da parte di Lufthansa, così come le sinergie commerciali tra Ita e il network di Lufthansa.
Lufthansa e il Mef hanno la possibilità di presentare alla Commissione Europea “rimedi” alle preoccupazioni per la concorrenza sollevate dall’integrazione tra Lufthansa e Ita, elencate nella comunicazione degli addebiti, entro il 26 aprile 2024.