Acea investirà 7,6 miliardi entro il 2028, per completare il percorso da multiutility di Roma a leader infrastrutturale nei settori regolati acqua, elettricità e ambiente. Uno sforzo ai massimi di sempre, per sostenere lo sviluppo infrastrutturale del Paese. (Repubblica)
L’obiettivo è migliorare l’efficienza delle reti, ridurre le perdite e creare nuovi impianti idrici e fognari potenziando il riuso, in un settore con margini operativi in costante aumento. Altri due miliardi andranno nelle reti elettriche della città dove siamo, per aumentare la resilienza e favorire la transizione energetica. Infine 500 milioni sono previsti sui servizi ambientali e l’economia circolare. Il piano è “in conformità di perimetro”, ma prevede opportunità di crescita in Europa, Africa e Medio Oriente che, stiamo valutando per progettare, costruire e gestire impianti di potabilizzazione e depurazione”, così ha dichiarato l’ad Fabrizio Palermo.
La società è l’attore italiano per la parte idrica del Piano Mattei, lanciato dal governo.
Nel trattamento dei rifiuti l’intento è consolidare la leadership nel Centro Italia. Anche con il termo-valorizzatore di Roma, per cui Acea ha partecipato al bando da 1 miliardo: ma il Piano “non considera il progetto in modo attento e oculato, essendoci una gara in corso e per il fatto che l’impianto dispiegherà i suoi ricavi in là nel tempo”, ha aggiunto Palermo. Il cantiere inizierà entro l’autunno. Ieri il Sindaco Roberto Gualtieri che, tramite Roma Capitale, detiene il 51% di Acea, ha infine definito il piano “forte, convincente e innovativo”.