L’Istat conferma l’aumento dell’inflazione registrato a gennaio nella stima preliminare. (ANSA)
L’indice nazionale dei prezzi al consumo (Nic), al lordo dei tabacchi, registra un aumento dello 0,3% su base mensile e di 0,8% su base annua, dal +0,6% nel mese precedente, registrando un “lieve rimbalzo”.
L’accelerazione su base tendenziale dell’inflazione è dovuta principalmente alla dinamica dei prezzi dei servizi relativi ai trasporti (da +3,7% a +4,2%) e dei beni alimentari non lavorati (da +7,0% a +7,5%) e all’attenuarsi della flessione dei prezzi dei beni energetici regolamentati (da -41,6% a -20,6%).
Il tasso di inflazione annuale dell’area dell’euro si è attestato al 2,8% nel gennaio 2024, in calo rispetto al 2,9% di dicembre. Un anno prima il tasso era dell’8,6%. L’inflazione annuale dell’Unione Europea è stata del 3,1% a gennaio 2024, in calo rispetto al 3,4% di dicembre. Un anno prima il tasso era del 10%. Lo rende noto l’Eurostat. Tra i tassi più bassi registrati quelli di Danimarca e Italia.