Il Senato ha dato il via libera definitivo al disegno di legge di conversione del Dl 212/2023, noto come “salva-spese”, che riguarda le agevolazioni fiscali in edilizia, comunemente chiamato Superbonus. Il provvedimento è stato approvato senza modifiche rispetto al testo licenziato dalla Camera il 31 gennaio scorso e diventa quindi legge. (Il Sole 24Ore)
Il principale obiettivo di questo decreto, composto da quattro articoli, è evitare che il mancato completamento nei termini previsti dalla legislazione vigente degli interventi edilizi che rientrano nella agevolazione comporti la revoca dei benefici già erogati. In altre parole, si cerca di garantire che chi ha già ricevuto i vantaggi del Superbonus non li perda a causa di ritardi nell’esecuzione dei lavori.
Alcuni punti dei chiave riguardanti il Superbonus riguardano l’aiuto alle famiglie meno abbienti. Si riconosce un contributo a chi ha un reddito sotto i 15.000 euro per compensare la riduzione del bonus dal 110% al 70% nel 2024.
Non sono però mancate critiche e controversie. Alcuni parlamentari hanno espresso preoccupazioni riguardo alla gestione del Superbonus, ma il provvedimento ha comunque superato le fasi legislative, assicurando trasparenza e accessibilità agli incentivi.
Dunque, il Superbonus rappresenta un importante passo avanti per la stabilità e la sicurezza nel settore edilizio, nonostante le discussioni e le opinioni divergenti.