Eni, la compagnia petrolifera italiana, ha registrato risultati finanziari contrastanti a causa del calo dei prezzi del petrolio e del gas. Il CEO Claudio Descalzi ha commentato che nonostante l’incertezza del quadro generale, i risultati sono stati eccellenti sia finanziari che operativi. (Il Sole 24ORE)
Nel preconsuntivo 2023, l’utile netto adjusted (depurato delle partite straordinarie) di Eni è stato di 8,3 miliardi di euro, in calo del 38% rispetto all’anno precedente a causa dell’indebolimento dei prezzi. Nel trimestre, l’utile netto si è attestato a 1,6 miliardi di euro, rispetto ai 2,5 miliardi dello stesso periodo del 2022.
L’utile operativo proforma adjusted è sceso a 17,8 miliardi di euro nel preconsuntivo 2023 (-30% rispetto all’anno prima) e a 3,8 miliardi di euro nel quarto trimestre (-25%). Nonostante lo scenario incerto, il gruppo ha chiuso l’anno con numeri solidi, dimostrando una resilienza notevole.
Inoltre, nel terzo trimestre del 2023, l’utile netto rettificato di Eni è sceso a 1,8 miliardi di euro, rispetto ai 3,7 miliardi di euro dell’anno precedente, a causa dell’impatto del calo dei prezzi del petrolio e del gas.
In sintesi, Eni sta affrontando le sfide del mercato energetico con determinazione, mantenendo una solida posizione finanziaria e operativa
