Per l’Italia arriva un nuovo record di occupati a dicembre 2023 dall’inizio delle serie storiche. Stando ai dati rilevati dall’Istat, a dicembre è proseguita la crescita dell’occupazione, che coinvolge i dipendenti a termine (2 milioni 986mila) e gli autonomi (5 milioni 45mila). (Il Sole 24Ore)
Il numero degli occupati – pari a 23 milioni 754mila – è in complesso superiore a quello di dicembre 2022 di 456mila unità, come sintesi dell’incremento di 418mila dipendenti permanenti e 42mila autonomi a fronte della diminuzione di 5mila dipendenti a termine. Su base mensile, il tasso di occupazione e quello di inattività salgono al 61,9% e al 33,2%, rispettivamente.
Mentre il tasso di disoccupazione scende al 7,2% (-0,2 punti) con quello giovanile al 20,1% (-0,4 punti). La crescita del numero di inattivi coinvolge le donne e gli individui di età superiore ai 35 anni; tra gli uomini e i 15-34enni si registra un calo. Il tasso di inattività sale al 33,2% (+0,1 punti).
La Penisola sta recentemente collezionando una serie di dati nettamente più brillanti di quelli tedeschi. Secondo le stime rese note ieri, 30 gennaio, dall’Eurostat il pil della Germania è stato uno del peggiore del blocco segnando un calo dello 0,3% nel 2023, mentre quello dell’Italia ha superato la media segnando un +0,7%. Anche in tema di lavoro, Destatis ha reso noto che il tasso di disoccupazione in Germania è sceso al 5,8% a gennaio dal 5,9% del mese precedente, mentre a dicembre 2023 erano circa 46 milioni le persone residenti in Germania che avevano un’occupazione.
Secondo i calcoli provvisori dell’Ufficio federale di statistica, il numero destagionalizzato di persone occupate è aumentato leggermente di 23.000 unità (+0,1%) rispetto al mese precedente. Su base mensile, il numero di occupati è aumentato di 24.000 unità a novembre 2023 e di 13.000 unità a ottobre 2023. Dopo i cali destagionalizzati di agosto e settembre, l’occupazione ha, quindi, registrato un trend leggermente positivo nel quarto trimestre del 2023.
In settimana, però, il barometro sull’occupazione dell’Ifo, che misura la l’andamento del comparto del lavoro, ha reso noto che a gennaio l’indicatore è sceso a 95,5 punti, rispetto ai 96,5 di dicembre, segnando un nuovo punto di minimo dai primi mesi del 2021. (riproduzione riservata)
