La Manovra 2024 è entrata ufficialmente in vigore il 1° gennaio scorso. Ma se alcune misure sono immediatamente applicative, altre avranno bisogno di un ulteriore passaggio per non restare solo sulla carta. Nello specifico, serviranno 54 provvedimenti attuativi, di cui sei la Manovra stessa stabilisce che dovranno vedere la luce entro il 31 gennaio. Alcune di questi riguardano norme molto attese, come quelle per la spending review degli enti locali o quelle con le risorse per le infrastrutture. (Il Sole 24Ore)
Uno o più decreti del Presidente del Consiglio dei ministri da adottare dovranno provvedere alla ripartizione delle risorse di due fondi, uno di parte corrente e uno di conto capitale, ciascuno con una dotazione di circa 4,7 milioni di euro annui per ciascuno degli anni 2024, 2025 e 2026. Il fondo di parte corrente è destinato all’attuazione di misure per gli enti locali, in materia sociale, di infrastrutture, sport e cultura. Il fondo di parte capitale è destinato a investimenti in materia di infrastrutture, di mobilità e di riqualificazione ambientale.
La manovra ha istituito un fondo con una dotazione di 7,5 milioni per ciascuno degli anni dal 2024 al 2026 per assicurare il finanziamento di interventi urgenti di riqualificazione, ristrutturazione, ammodernamento, ampliamento di strutture e infrastrutture pubbliche. Il fondo ha la finalità dichiarata di favorire il riequilibrio socio-economico e lo sviluppo dei territori.
Inoltre, la Manovra prevede che i comuni, le province e le città metropolitane delle regioni a statuto ordinario e delle regioni Sicilia e Sardegna dovranno assicurare risparmi di spesa pari a 250 milioni annui dal 2024 al 2028. Di questi, 200 milioni annui sono a carico dei comuni, mentre 50 milioni sono a carico delle province e città metropolitane. Nei territori colpiti dalle alluvioni a partire dal 1° maggio 2023, sono stabiliti credito di imposta e finanziamenti bancari agevolati per la ricostruzione, per una spesa di 50 milioni annui dal 2024 al 2048. Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, da adottare entro il 31 gennaio, va nominato un Commissario straordinario per la progettazione, l’affidamento e l’esecuzione degli interventi della Linea ferroviaria adriatica.
Un decreto del ministero dell’Interno, che andrà adottato entro il 31 gennaio, dovrà definire la disciplina delle modalità di attuazione del monitoraggio del raggiungimento degli obiettivi di servizio e dei livelli essenziali delle prestazioni da parte dei comuni beneficiari delle risorse del Fondo Speciale Equità Livello dei Servizi.