Sedici aziende italiane entrano o vengono confermate nell’indice di sostenibilità di S&P Dow Jones Indices. Sono stati infatti annunciati i risultati dell’annuale ribilanciamento e ricostituzione degli indici Dow Jones Sustainability Indices (Djsi). Le società italiane che ne fanno parte sono molteplici: Pirelli, Intesa Sanpaolo, Iveco, Leonardo, Prysmian, Moncler, Saipem, Nexi, Assicurazioni Generali, Poste Italiane, Tim, Enel, Hera, Italgas, Snam, Terna. (Il Sole 24Ore)
Ma come funziona l’indice? I Dow Jones Sustainability Indices sono ponderati per il flottante e la capitalizzazione di mercato. Lanciato nel 1999, i DJSI sono oggi tra i principali indici globali che tracciano le performance di sostenibilità delle società leader a livello mondiale. Essi misurano infatti le società selezionate in base a criteri ambientali, sociali e di governance.
Quasi tutte le aziende italiane inserite in questi indici hanno commentato la notizia con comunicati stampa. «Il DJSI ha riconosciuto il ruolo proattivo di Enel nel contrastare il cambiamento climatico e nel promuovere un modello energetico a zero emissioni. Enel si è distinta anche in altri ambiti incentrati nella valutazione delle pratiche di gestione aziendale responsabile come la tutela dei diritti umani, l’innovation management, le opportunità di mercato, i rischi relativi alle risorse idriche e il coinvolgimento degli stakeholder», ha comunicato per esempio Enel.
«L’inserimento nell’indice è un riconoscimento della centralità dei fattori Esg nella strategia dell’azienda, del suo impegno nella promozione di iniziative e nella definizione di obiettivi e della sua trasparenza nella divulgazione di dati e informazioni» ha commentato invece Snam.
Roberto Cingolani, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Leonardo ha commentato così: «La sostenibilità rappresenta una leva per migliorare la competitività del nostro business. Nei prossimi anni saremo focalizzati soprattutto sulla decarbonizzazione delle nostre attività dirette ed indirette in linea con il commitment a Science Based Targets initiative (SBTi), sul rendere la nostra supply chain più sostenibile e promuovere una cultura basata sulla diversità, equità ed inclusione»