Economia

Auto, l’Europa registra ancora una crescita delle immatricolazioni del 14,1%

Quindicesimo mese di recupero per il mercato europeo dell’auto, con un milione e 39.253 immatricolazioni nell’area (Ue, Efta e Uk), in crescita del 14,1% rispetto a ottobre del 2022. Nei primi dieci mesi dell’anno l’incremento è stato del 16,7% sullo stesso periodo dell’anno scorso mentre il delta rispetto al 2019, fase precedente alla pandemia, è pari al 19,6%. In prospettiva, prevede il Centro Studi Promotor diretto da Gian Primo Quagliano, il 2023 si chiuderà a quota 13,2 milioni di autovetture. (Sole 24 Ore)

Viste le condizioni di incertezza anche nei prossimi mesi, il ritorno alla normalità del mercato dell’auto dell’Europa Occidentale, rappresentata dalla soglia dei 15 milioni di immatricolazioni, potrebbe registrarsi nel 2025 o nel 2026. «In questo quadro non entusiasmante – afferma Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor – prosegue il cammino dell’auto elettrica la cui quota sulle immatricolazioni complessive, che era del 12,2% nei primi dieci mesi del 2022, è salita di tre punti nello stesso periodo del 2023 collocandosi al 15,2%, ma con differenze notevolissime tra Paese e Paese».

Si passa dall’83,5% della Norvegia al 2,5% della Slovacchia, passando per il “caso” dell’Italia, fanalino di coda tra i major market europei. Nei primi dieci mesi dell’anno la quota più rilevante di immatricolazioni di auto elettriche è in capo alla Germania – il più grande mercato europeo di auto elettriche – con il 18% del totale, seguita dal Regno Unito con il 16,3%, dalla Francia con il 16% e a grande distanza dalla Spagna con il 5%. L’Italia resta ferma al 3,9%.

I due principali Gruppi, Volkswagen e Stellantis, crescono nel mese del 10% ma da inizio anno i tedeschi recuperano il 21% dei volumi mentre i franco-italiani si accontentano del 6%. A condizionare il Gruppo guidato da Carlos Tavares sono i volumi in leggero calo di Fiat e la crescita striminzita di Peugeot mentre Jeep cresce del 29% da gennaio a ottobre.

Renault è l’unico tra i principali produttori a fare meglio del mercato: cresce del 24,4% nel mese e del 21% da inizio anno, sfiora il 10% di quota di mercato e stacca di un punto Hyundai. Procedono quasi in parallelo le immatricolazioni di Bmw e Mercedes, mentre Ford e Mitsubishi sono gli unici ad avere il segno meno. Continua la marcia di Tesa che raddoppia i volumi da inizio anno e si avvicina al 3% di quota di mercato.

Per la prima volta, evidenzia l’Acea (Associazione dei produttori auto europei), in Europa occidentale la percentuale di immatricolazioni di auto elettriche ha superato la quota delle vetture diesel. Merito in alcuni casi anche di incentivi generosi e della spinta, sulle auto elettriche, delle flotte aziendali. Discorso a parte va fatto per l’Italia dove gli operatori aspettano una revisione degli incentivi destinati alle auto alla spina.

Redazione

 

 

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