Meno debiti, ma anche meno utili per Leonardo. Il cda del gruppo dell’aerospazio e difesa ha approvato i conti al 30 settembre. I ricavi consolidati sono pari a 10,269 miliardi (+3,5% rispetto allo stesso periodo del 2022), l’utile operativo Ebit cala del -2,7% a 537 milioni. L’utile netto ordinario diminuisce del 25% da 387 a 290 milioni, l’utile netto di competenza diminuisce del 58%, da 662 a 278 milioni. (Sole 24 Ore)
Nel 2022 c’erano plusvalenze da cessioni di 275 milioni, quest’anno le plusvalenze sono diminuite a 11 milioni. Ma il calo dell’utile netto è di un centinaio di milioni maggiore delle minori plusvalenze.
I debiti finanziari netti del gruppo sono diminuiti di 546 milioni, dai 4,359 miliardi del 30 settembre 2022 a 3,813 miliardi. Questo calo è motivato dalla società principalmente con il «rafforzamento della generazione di cassa del gruppo». Il cash flow operativo (Focf), negativo per -604 milioni, è migliore di quello dello stesso periodo del 2022 (-894 milioni).
I nuovi ordini nei nove mesi sono pari a 13,27 miliardi, rispetto a 11,72 miliardi nel priodo di raffronto (+13,3%), «trainati in particolare dalla componente europea dell’elettronica della difesa». In tutto il comparto dell’elettronica, che comprende anche l’americana Drs e l’israeliana Rada (fusa in Drs), gli ordini sono aumentati da 5,6 a 7,12 miliardi, negli elicotteri sono diminuiti da 4,62 a 4,18 miliardi. Il portafoglio ordini del gruppo supera i 40 miliardi.
I ricavi aumentano negli elicotteri (da 3,15 a 3,2 miliardi), nell’elettronica della difesa (da 4,86 a 5,03 miliardi) e nelle aerostrutture (da 351 a 462 milioni). Nei velivoli c’è un calo di 19 milioni a 1,938 miliardi.L’Ebit degli elicotteri migliora da 204 a 250 milioni (+22,5%), mentre nell’elettronica della difesa diminuisce da 426 a 386 milioni (-9,4%). Nei velivoli l’Ebit migliora dell’1,3% a 238 milioni.
Nelle aerostrutture, che restano in rosso, l’Ebit è negativo, è migliorato di poco da -135 a -128 milioni. Il gruppo afferma che nelle aerostrutture c’è un «recupero in linea con le attese» e dice che è «confermato il raggiungimento del breakeven nel 2025». Cala la redditività dello spazio, Ebita ed Ebit diminuiscono da 10 a 6 milioni.
Sul calo della redditività la nota di Leonardo afferma che l’Ebit, che flette dal 5,6 al 5,2% dei ricavi, «risulta in lieve calo per una maggior incidenza dei previsti oneri di ristrutturazione legati all’integrazione dell’accordo per il prepensionamento dell’organico nelle funzioni corporate e di staff (20 milioni), nonché per l’ammortamento della Purchase price allocation legata all’acquisizione di Rada, perfezionatasi nel secondo semestre del 2022».L’utile netto ordinario, in calo di 97 milioni, «riflette l’incremento degli oneri finanziari legati principalmente alle operazioni in cambi ed al riflesso delle partecipazioni non strategiche valutate ad equity».Gli oneri finanziari netti aumentano da 96 a 170 milioni. Il gruppo ha confermato le stime («guidance») per l’intero 2023, circa 17 miliardi di ordini, 15-15,6 miliardi di ricavi, tra 1.260 e 1.310 milioni di Ebita.
L’ad Roberto Cingolani si è detto «fiducioso sulla possibilità entro fine anno di raggiungere un accordo» sulla joint venture tra Italia, Regno Unito e Giappone per la realizzazione del super caccia Tempest. Il gruppo ha deciso «di non partecipare in nessuna forma alla manifestazioni di interesse per Piaggio Aerospace» perché non è interessato ai «piccoli aerei».