Nel secondo trimestre del 2023 il deficit pubblico dell’Italia si è attestato al 5,4% del Pil, in netto calo rispetto all’11,3% del primo trimestre. Lo ha rilevato Eurostat. (Sky Tg 24)
L’Italia ha il secondo disavanzo nell’eurozona, alle spalle della Grecia (5,1%) e sopra invece ai livelli della Spagna (5,1%). Nell’eurozona il deficit si è ridotto al 2,9%, dal 4,3% del primo trimestre.
Il deficit dell’Italia è stato il più alto nell’Ue nel 2022 e all’8% del Pil, rispetto all’8,8% del 2021. Lo conferma Eurostat nella stima aggiornata. Nell’eurozona a 19 è sceso al 3,6%, rispetto al 5,2% del Pil del 2021. Nell’Ue al 3,3% dal 4,7% del Pil. Dopo l’Italia Romania (6,3%), Ungheria (6,2%) e Malta (5,7%). Sono dodici i Paesi che hanno sforato il tetto del 3% del Pil.
Il debito pubblico dell’Italia è risultato in calo al 141,7%, rispetto al 147,1% del 2021, secondo in Ue alle spalle della Grecia (172,6%). Nell’eurozona a 19 è risultato al 91% (dal 94,8% del 2021). Nell’Ue all’83,5% (dall’87,4%). Con l’Italia 9 Paesi nell’Unione Europea hanno registrato nel secondo trimestre un deficit superiore al tetto del 3% previsto dai Trattati. Emerge dai dati Eurostat non aggiustati stagionalmente.
Si tratta di Spagna (8,5%), Francia (5,1%, Italia 5,4%), Polonia (4%), Romania (4,4%), Slovenia (3,7%) e Slovacchia (4,1%). Gli altri sono comunque in deficit, salvo Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Irlanda, Grecia (dal deficit del 9,6% del primo trimestre), Croazia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo e Svezia.
Considerando invece i dati corretti per il ciclo – tra i quali Eurostat non indica il valore per Grecia, Italia e Cipro – figurano ben 11 Paesi oltre il 3% del Pil. Sono Belgio, Bulgaria, Repubblica Ceca, Spagna, Francia, Ungheria, Malta, Polonia, Romania, Slovacchia e Finlandia. Gli altri sono comunque in deficit, salvo Danimarca, Irlanda, Lettonia, Paesi Bassi e Portogallo, che sono in surplus.