Economia

Stipendi: aumenti per nuova Irpef e taglio cuneo fiscale

Il quotidiano Corriere della Sera, nella sua edizione on line, ha riportato che la Manovra approvata Lunedì 16 Ottobre dal Consiglio dei Ministri ha destinato una decina di miliardi al rinnovo, per il prossimo anno, del cuneo fiscale-contributivo. Si tratta di uno sgravio del 7% per i redditi fino a 25 mila euro e del 6% per quelli nell’intervallo 25-35 mila. A questa misura si aggiunge la riforma delle aliquote IRPEF, con l’accorpamento dei primi due scaglioni.

In media, tutte queste misure dovrebbero portare un beneficio netto di 1.000 in più all’anno nelle buste paga degli italiani, ovvero l’equivalente degli 80 mensili del Governo Renzi. La novità è che il bonus varierà molto a seconda dello scaglione di reddito in cui il lavoratore rientra.

A godere maggiormente del cambiamento saranno i dipendenti con stipendi di poco meno di 29 mila euro lordi all’anno, con un incremento di circa 1.430 euro, una cifra certamente interessante. All’aumentare dello stipendio del dipendente diminuisce l’abbuono, di fatti chi è compreso nella fascia di reddito 40-50 mila annui ne vedrà solamente 260 in più. Peggio ancora (e qui viene la critica principale) i cittadini che ricavano meno di 15 mila euro su base annua, che non vedranno alcun cambiamento.

Cosa cambierà invece per gli autonomi? L’unico sgravio arriverà esclusivamente dalla fusione delle prime due fasce IRPEF e quindi l’incremento annuo risulterà stimabile attorno al 2%, indipendentemente da ciò che dichiara il lavoratore in proprio. Stessa cosa per i pensionati, anch’essi percepiranno un aumento della propria pensione del 2%.

Redazione

 

 

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