Un accordo che punta a portare il 5G a fare da architrave per il monitoraggio e controllo dell’attività di impianti di stoccaggio di gas su territorio nazionale. Con la “punta di diamante” dell’offerta tecnologica delle telco a servizio di infrastrutture strategiche per le quali l’efficienza e dell’efficacia dei collegamenti è una precondizione che non è possibile mettere in discussione. (Sole 24 Ore)
A unire le forze in un’intesa strategica sono Vodafone con la sua Vodafone Business e Snam. Che a quanto Il Sole 24 Ore è in grado di anticipare hanno firmato un accordo per la realizzazione di un’infrastruttura di rete privata 5G ibrida, integrata nella rete Vodafone e quindi disponibile su tutto il territorio nazionale coperto. Il tutto a disposizione dei 23 impianti di Snam, da collegare tutti in 18 mesi.
«L’infrastruttura di rete 5G che annunciamo insieme a Snam – spiega Alessandro Magnino, Head of Global Enterprise di Vodafone Business Italia – mette a valore tutti i vantaggi di questa tecnologia: la banda ultralarga, la bassa latenza, la possibilità di raccogliere una quantità straordinaria di dati e, non ultima data l’importanza cruciale del settore in cui opera Snam, la sicurezza».
«La soluzione che ci propone Vodafone – commenta dal canto suo Giorgio Veronesi, Executive Director Digital Technology and Innovation di Snam – coniuga i benefici del 5G pubblico e del 5G privato, garantendoci elevati livelli di prestazione, disponibilità e affidabilità, necessari per portare le nostre soluzioni avanzate, tra cui droni, IoT, realtà aumentata, intelligenza Artificiale, laddove sono necessarie».
L’operazione presenta due tipi di innovazione, per il mercato delle telecomunicazioni, ma anche per una società come Snam che si occupa di gestire infrastrutture strategiche come quelle per lo stoccaggio e la compressione del gas. Nel primo caso, per le telco c’è tutto il portato degli effetti positivi dell’impatto in termini di giro d’affari che può arrivare dallo sfruttamento del 5G andando incontro alle esigenze delle imprese e quindi puntando al mercato business. Un elemento, questo, sempre più decisivo per le sorti future delle telco in un momento di saturazione del mercato consumer, con ricavi e margini che da questo punto di vista sono stati piegati da una forte guerra dei prezzi.
Per quanto riguarda Snam, spiega Giorgio Veronesi, «si tratta di una società che ha sviluppato nel tempo infrastrutture di telecomunicazione. Il nostro core business è la distribuzione ad alta e media pressione del gas e per gestire questa attività che conta 13mila km di rete primaria e 30mila km di rete regionale abbiamo bisogno di tecnologie di telecomunicazione». Si è iniziato con le onde radio, per passare poi alla fibra ottica. «Che rimane – spiega ancora Veronesi – la principale modalità di comunicazione. Ma presenta delle problematiche che il 5G potrebbe superare. Ad esempio i movimenti del terreno che possono anche rappresentare delle criticità all’interno dell’infrastruttura. Del resto parliamo di impianti che coprono anche un’area di 30 chilometri quadrati».
Ecco che entra in gioco il 5G con i suoi benefici. Del resto si parla di una rete, aggiunge Magnino, «ad alta capacità, che permette il trasporto di una gran mole di dati, che sono in continua crescita».
La rete, come detto, è ibrida. È infatti caratterizzata da una configurazione per cui una Sim Mpn Vodafone abilitata all’utilizzo di servizi dati privati e pubblici (telefonia e dati) in uno dei 23 siti coperti dall’infrastruttura di rete 5G funzionerà anche in presenza di copertura della sola rete mobile pubblica Vodafone e dunque in assenza di copertura di Mpn privata. Questa funzionalità permetterà a Snam di usufruire di un servizio esteso all’intera copertura Vodafone su territorio nazionale con il massimo grado di flessibilità per le proprie utenze e applicazioni.
Al momento è stata coperto con la rete 5G di Vodafone l’impianto di Fiume Treste in Abruzzo. Per gli altri si punta a chiudere entro 18 mesi. «Siamo entusiasti – chiosa Magnino – di annunciare la prima rete privata 5G ibrida nel settore energetico nazionale che si configura anche come una delle più estese Mpn di Vodafone in tutta Europa, con la sua copertura dedicata nei 23 impianti di Snam sul territorio. Questo progetto ci permette di dare il nostro contributo concreto all’accelerazione della transizione energetica in Italia».