“Sul cosiddetto SoutH2 Corridor, stiamo lavorando all’interno di un consorzio assieme agli altri trasportatori austriaci tedeschi proprio per costruire e coordinare questo tipo di attivita’ mettendo insieme quelle che sono le esigenze infrastrutturali a cui cerchiamo di dare risposta noi come Snam alla unione della produzione e consumo d’idrogeno”. E’ quanto sostiene Stefano Venier, CEO di Snam all’Italian Energy Summit, riferendosi al corridoio che collega la parte del nordafrica da cui oggi attingiamo una parte significativa del nostro gas, Algeria e Tunisia, verso nord Italia e parte centrale dell’Europa. (Borsa Italiana)
“Stiamo procedendo intensamente su questo percorso. Non lo stiamo facendo solo coordinandoci con gli altri operatori ma, come ormai da anni, praticamente abbiamo ormai raggiunto i mille duecento chilometri della nostra rete certificata hydrogen ready, quindi utilizzabili per il trasporto di idrogeno. Stiamo proseguendo le altre attivita’ di testing, sulla parte di misura, sulla parte di utilizzo sulle centrali di compressione. Un insieme di interventi che servono a creare le condizioni considerato anche che l’Italia ha confini molto lunghi sul mare anche a opzioni attraverso il trasporto navale di cui si sta discutendo molto in questi mesi, ossia nella forma di importazione dell’ammoniaca per poi ritrasformarla in idrogeno”, ha concluso.