L’economia italiana è di nuovo in marcia e nel primo trimestre continua la ripresa dopo la battuta d’arresto del 2022. A inizio anno la crescita del Pil è stata dello 0,6% in termini congiunturali e dell’1,9% in termini tendenziali: due risultati in ulteriore miglioramento -ha riportato l’Istat- dello 0,1% rispetto alle previsioni di aprile. (Corriere della Sera)
Registrano la performance migliore rispetto agli altri Paesi dell’ area Euro che la crescita acquisita per l’intero 2023 è stata rivista a +0,9%. Il dato positivo però non è bastato a Piazza Affari (-1,97%) preoccupata dal contesto macro: la frenata del manufatturiero cinese, con l’indice Pmi sceso al 48,8% e le banche centrali decise ancora ad aumentare i tassi.
“E’ un segnale incoraggiante che, accogliamo con entusiasmo non solo per l’Italia, ma per tutta l’Europa”. – ha commentato il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. “Continuiamo a tenere i conti, con responsabilità e serietà. Vi sono buone prospettive di crescita”. – ha aggiunto sempre Giorgetti.
Guardando fuori confine, in termini tendenziali la crescita della Francia è stata dello 0,8%, mentre è diminuita dello 0,2% in Germania, mentre negli USA è stata dello 1,6%.
Il buon dato italiano è stato rimarcato pure dal governatore della Banca d’Italia ieri nelle sue considerazioni finali. “La ripresa è stata più marcata nelle costruzioni, sostenute dagli incentivi fiscali per la qualificazione del patrimonio edilizio – ha illustrato Ignazio Visco – nonostante le difficoltà in corso d’anno, anche la produzione manufatturiera si è mantenuta ai livelli del 2019”. “La rinnovata vitalità del sistema economico – ha poi aggiunto – si è manifestata nella robusta espansione delle esportazioni e nella forte ripresa dell’accumulazione di capitale”.