Economia

Imprese familiari e credito tra l’Italia e le ambizioni globali

Le aziende, i mercati, le risorse finanziarie. È dentro a questi tre poli che, di solito, prende forma e si misura la competitività di un sistema Paese.

Trova la sua specifica declinazione a seconda dello spazio e del tempo: in Italia parlare di imprese significa parlare anzitutto di capitalismo familiare (a cui gli studi arrivano a ricondurre il 90% del totale e oltre il 60% del Pil), i mercati sono il mondo (600 miliardi l’export 2022, ben oltre i livelli pre Covid) e le risorse finanziarie portano ancora anzitutto al credito, vista la storica e persistente centralità del sistema bancario. Chi meglio di un economista-banchiere e un imprenditore possono allora discutere di come sta e a cosa può davvero ambire l’Italia? (Sole 24 Ore)

Venerdì 26 maggio al Castello del Buonconsiglio, intervistati dal direttore de Il Sole 24 Ore, Fabio Tamburini, ci penseranno il presidente di Intesa Sanpaolo Gian Maria Gros-Pietro, economista prima ancora che banchiere e profondo conoscitore del tessuto produttivo e industriale italiano, che ha studiato e poi guidato in diversi ruoli apicali, e Francesco Gaetano Caltagirone, imprenditore delle costruzioni di proverbiale riservatezza, ma anche editore e protagonista di alcune partite finanziarie di primo piano che vanno da Generali a Mediobanca, fino proprio alle banche, viste le partecipazioni passate in UniCredit e Mps e oggi quella recentemente costruita di BancoBpm.

Al centro del confronto gli equilibri passati e presenti del sistema economico e finanziario italiano ma anche le possibili e necessarie evoluzioni per difendere i fattori di competitività del nostro sistema Paese e ampliarne la rilevanza al di fuori dei confini nazionali.

Redazione

 

 

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