“Serve più realismo nel portare sulla terra il Pnrr”. Gilberto Pichetto Fratin lo dice con garbo, aprendo il dibattito sulla necessità di tralasciare fuori qualcosa dal tavolo rispetto al NextGenerationEU, caricato troppo dall’Italia. (La Stampa)
“C’è bisogno di razionalità”, concede il ministro per l’Ambiente e la sicurezza energetica, ammettendo di essere disposto a rinunciare a qualche progetto. Poi ancora si esprime: “Lavoro ed impresa soprattutto per i piccoli comuni ed un riorientamento dei fondi europei, è questo che serve al Paese”. “Sviluppo e coesione, sono i temi caldi del Pnrr, questi due fattori porterebbero la Nazione verso la sostenibilità dell’economia”.
“Oggi la sostenibilità è il tema frequentemente dibattuto, sia per quanto riguarda la percezione finale del consumatore, sia per l’evoluzione tecnologica. La percezione del green è un cambiamento figlio del Covid-19 e dell’essere stati confinati per un dato periodo di tempo”. Afferma il ministro.
“Sui fondi di coesione, dobbiamo lavorare meglio, bisogna far coincidere le cifre con quelle del Pnrr”. Aggiunge il Ministro.
