Il piano del Governo di fare dell’Italia un hub energetico, passa anche per l’Europa centrale. Lo confermano gli scontri del 2 e 3 maggio con Austria e Slovacchia. (Corriere)
“La centralità geografica dell’Italia nel Mediterraneo ci da l’occasione di diventare un hub strategico per l’UE, non solo per quanto riguarda il gas naturale, ma anche per quanto riguarda l’idrogeno e il possibile utilizzo nel lungo periodo della nostra capacità di rigassificazione”, ha spiegato a Bratislava la vice-ministra dell’Ambiente e Sicurezza energetica, Vannia Gava, in missione congiunta in Slovacchia, con la sottosegretaria al Mef Sandra Savino.
I due Paesi, ha sottolineato Gava, al termine di un incontro con il sottosegretario al ministro dell’Economia slovacco Peter Gerhart, “sono impegnati in azioni comuni e condivise tese al rafforzamento della sicurezza e dell’approvvigionamento”.
L’obiettivo dell’incontro è stato quello di rafforzare la collaborazione tra Italia e Slovacchia in termini di potenziamento delle infrastrutture e delle connessioni.
La visita di Gava e Savina fa seguito agli accordi d’intesa sul gas siglati il 20 aprile da Snam ed Eni, con l’azienda di Stato slovacca Spp. All’incontro erano presenti non solo il responsabile International Relations and European Affairs di Snam, Domenico Maggi e il responsabile Eastern Europe development di Eni, Domenico Vito, ma anche Michele Bologna, responsabile degli affari europei di Enel, gruppo che controlla il 33% dell’azienda elettrica slovacca Slovenské Elektràme.
