Pronti i modelli per le persone fisiche: tra le novità le spese per istituti musicali e il bonus barriere architettoniche. Negli ultimi otto anni gli sconti dall’Irpef sono cresciuti di 9,5 miliardi.
Prova del nove per la dichiarazione dei redditi precompilata. Nel pomeriggio del 2 maggio le Entrate pubblicheranno sul proprio sito i modelli 730 e Redditi con i dati precaricati. È il nono anno in cui il Fisco predispone la dichiarazione delle persone fisiche, che si avvia a registrare un nuovo record di detrazioni.
Dal 2014 – ultimo anno senza precompilata – fino al 2022, il totale degli oneri detraibili indicati in dichiarazione è salito del 14,8%, passando da 64,4 a 73,9 miliardi. È un trend che dipende chiaramente dal continuo ampliamento del catalogo dei bonus. Ma anche dalla precompilazione: con il tempo è aumentato il numero di dati precaricati dal Fisco – che fanno da promemoria per i contribuenti – e sono state semplificate le modalità di integrazione e invio online.
Negli anni della precompilata, i bonus che gli italiani hanno scontato dall’Irpef sono cresciuti di 9,5 miliardi. Più di metà di questo incremento (5,3 miliardi) secondo le Finanze è costituito dalle detrazioni per il recupero edilizio e il risparmio energetico, il cui peso è cresciuto persino nelle dichiarazioni presentate nel 2022, nonostante il boom di cessioni e sconti in fattura.
Dopo la flessione per i lockdown da Covid, nel 2022 hanno toccato il massimo anche gli oneri detraibili al 19%, che comprendono – tra l’altro – le spese mediche, gli interessi sui mutui e le spese universitarie e funebri. Per la campagna 2023, infatti, sono stati trasmessi alle Entrate 1,3 miliardi di dati, di cui oltre un miliardo riferiti alle spese sanitarie. Quest’anno i contribuenti troveranno in dichiarazione anche le informazioni sui corsi post-diploma presso gli istituti musicali (Afam), le spese per i canoni di locazione e quelle di intermediazione per l’acquisto della prima casa, che non c’erano nel 2022.