Giacimenti abbandonati come quelli di cobalto in Piemonte, molto poco sfruttati. Alcune materie prime venivano considerate poco importanti, come cita il Corriere.
Nel sottosuolo italiano, sono presenti 15 delle 34 “materie prime critiche” di enorme importanza per la transizione energetica. In Liguria si trovano giacimenti di: pianpaludo, titanio ed altri minerali.
Un patrimonio a lungo trascurato che adesso diventa strategico poichè la possibilità e la capacità di sfruttare questi minerali rari renderebbe l’Italia un paese più competitivo sul mercato globale, in tema di energie rinnovabili.