La leadership comunista, consapevole di scenari complessi tra la guerra russa all’Ucraina e delle crescenti tensioni con gli Stati Uniti e l’Occidente, come riporta Ansa, ha varato un budget della spesa militare per il 2023 in aumento del 7,2% contro il 7,1% del 2022, pari a 1.560 miliardi di yuan.
L’attività diplomatica, vale a dire la presenza della Cina nel mondo, vede le risorse a disposizione aumentare. Il budget della difesa, pur sviluppato sulla base del Pil nominale, ha indicato un crescente divario tra lo sviluppo militare ed economico della Cina, invertendo una tendenza vecchia di oltre due decenni in cui l’espansione delle capacità militari era passata in secondo piano rispetto alla crescita dell’economia.
Quanto alle previsioni di crescita, il Pil per il 2023 è stimato intorno al 5% tradottosi poi nel +3% a causa della politica della tolleranza zero Covid che ha condotto a quarantene massicce all’interno del paese.