Il Presidente dei petrolieri Claudio Spinaci dell’Unem critica duramente la decisione dell’Unione Europea relativa allo stop dei motori a benzina e diesel deciso per il 2035. Spinaci la definisce una decisione ideologica, che avrà un impatto molto forte su un settore come quello del petrolio che impiega oltre 150 mila persone.
A suo parere, la decarbonizzazione non passa per l’elettrificazione di qualsiasi mezzo di trasporto, come riporta durante l’intervista a La Stampa, ma anzi, egli ritiene che vi siano altri mezzi per arrivare al medesimo ed irrinunciabile risultato, della transizione ecologica: come l’utilizzo dei carburanti a basso o nullo contenuto di carbonio (LCF).
Se l’obbiettivo è la decarbonizzazione, insomma, esistono altre tecnologie in grado di contribuire concretamente al raggiungimento del medesimo risultato, va quindi evitato un approccio dirigistico da parte dell’Europa e ripensare a soluzioni concrete, che esistono e possono evitare un impatto negativo sulle filiere produttive dei paesi membri.