Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha commentato l’aumento dei prezzi del carburante dopo la sospensione, da parte del governo, della misura del taglio delle accise, in un’intervista al Corriere della Sera.
Urso afferma che, insieme al ministro dell’economia, Giorgetti, si è coordinata una duplice azione per stroncare la speculazione. Uno degli strumenti utilizzati sarà il monitoraggio delle anomalie attraverso la collaborazione con la GdF, e nella prossima settimana ci sarà una riunione con le associazioni dei consumatori per confrontarsi sugli strumenti più idonei da implementare.
Il ministro continua affermando che la premier Meloni all’incontro con Von del Leyen chiederà una politica industriale europea che possa garantire competitività con USA e Cina. La reazione necessaria è una politica energetica comune, una politica industriale che si basi su un nuovo Patto di stabilità orientato allo sviluppo, e soprattutto su un fondo sovrano europeo per consentire di ridurre i divari interni. Un modello possibile da seguire potrebbe essere ad esempio lo SURE, che è stato un successo.
L’intervista tratta vari temi uno dei quali è la possibilità di una sorta di “nuova alleanza” in Europa, a questa domanda il ministro ha risposto sottolineando la necessità di creare una competizione equa mettendo a punto alcuni strumenti chiave. Uno di questi è sicuramente il “golden power” europeo, strumento per gli appalti internazionali (IPI), insieme al regolamento sulle sovvenzioni estere che rischiano di distorcere il mercato interno. Questi strumenti non affrontano direttamente il commercio sleale, ma applicano piuttosto i valori dell’Ue (diritti umani, ambiente e clima) al commercio internazionale, permettendoci di introdurre il principio di “buy european” per preservare il nuovo modello sociale da loro proposto.