“Anche quest’anno la natalità è al minimo storico. I primi 9 mesi segnano un calo del 2% rispetto allo stesso periodo del 2021. Si deve arrestare e cercare di intervenire tempestivamente su questo trend” Così in una intervista a La Stampa il presidente dell’Istat, Gian Carlo Blangiardo.
Blangiardo afferma che si è già identificato da tempo dove si deve intervenire, le problematiche principali sono: il costo dei figli, la cura degli stessi (scuole materne e asili) e la conciliazione tra maternità e lavoro (senza penalizzazioni retributive e di carriera). Ma il presidente dell’Istat ne aggiunge una quarta; la necessità di un nuovo andamento culturale nel quale l’intera società decida di sostenere chi decide di fare figli in quanto saranno loro a sostenere la società in futuro.
Il secondo appunto fatto da Blangiardo è sull’uso del pos, in quanto ritenga che al giorno d’oggi almeno 800mila italiani hanno più di 90 anni, e che, per quanto questo avanzamento tecnologico sia affascinante, alcune persone non abbiano ancora né capacità né possibilità di fare tutti i loro acquisti con carte di credito.
Conclude affermando che denatalità e fertilità non sono temi da schieramento politico, ma un qualcosa che riguarda la società in toto. Ma anche che nonostante la problematica costante di un assenza delle nascite, i cicli della vitalità si sono sicuramente spostati, sia per quanto riguarda l’ingresso nel mondo del lavoro che l’uscita.