Oggi, lunedì 19 dicembre i ministri dell’Energia dei 27 Paesi membri dell’Ue dovrebbero trovare l’accordo sul tetto al prezzo del gas. È presente una maggioranza qualificata dunque un accordo è probabile, e anche se i leader in ottobre si erano accordati per procedere all’unanimità, le differenze tra i Paesi dell’Ue nella politica energetica rimangono, e il consenso assoluto diventa sempre meno probabile.
Macron afferma che vi sono le condizioni politiche per far sì che un accordo venga raggiunto e che l’incontro del 19 dicembre possa fissare i grandi assi della politica energetica, riporta Affaritaliani.
La commissaria europea all’Energia, Kadri Simson, sottolinea che l’unanimità non è necessaria in quanto finora sono riusciti a negoziare l’accordo più ampio possibile sui dossier, e che, anche in situazioni analoghe, come nel caso del Consiglio Tte (Trasporti, Telecomunicazioni ed Energia), è stata sufficiente la maggioranza qualificata.
Nel caso si decidesse di andare al voto, con la maggioranza attuale, Germania e Olanda potrebbero venire sconfitte, eventualità che potrebbe spingere Berlino e L’Aja a chiudere un’intesa sul cap, anche se temono che possa creare problemi nell’approvvigionamento di gas.