La diffusione delle rinnovabili, specialmente nell’ultimo anno, sta continuando a crescere a ritmo sostenuto. Secondo i dati di E-Distribuzione (la società del gruppo Enel che si occupa di distribuire energia elettrica in tutta Italia) oggi sono connessi alla rete oltre un milione di produttori di rinnovabili, che si sono dotati di impianti sia per generare energia sia per immetterla nella rete a beneficio della collettività.
“Gli italiani hanno capito da tempo che il cambiamento è necessario, e lo stanno mettendo in atto: nei primi nove mesi del 2022 il numero di richieste di attivazione di impianti è triplicato rispetto a tutto il 2021” queste le parole di Vincenzo Ranieri, amministratore delegato di E-Distribuzione rilasciate al Corriere.
Ci si gioca il futuro della transizione energetica, ma sono ancora molti gli elementi di criticità che “riguardano la complessità dei processi di installazione, la lunghezza eccessiva degli iter autorizzativi, e la mancanza di manodopera qualificata che mette in difficoltà le imprese costruttrici” conclude Ranieri.
Il processo di auto-generazione e condivisione, destinato a crescere anche grazie alle comunità energetiche che il baricentro della produzione di energia si sta spostando sempre di più verso le reti di distribuzione. Una risposta determinante per il nostro Paese: “L’Italia e l’Europa vogliono avere un sistema che ci renda il più indipendenti possibile dalle fonti fossili e che sia in grado di far abbassare i prezzi dell’energia”.
