Per ore, dalla scorsa domenica, non si avevano più notizie della campionessa iraniana di arrampicata sportiva Elnaz Rekabi, che aveva gareggiato nella finale dei Campionati asiatici di Seul senza velo. Secondo la Bbc gli amici hanno provato a contattarla, senza esito, e contattato il Garden Seul Hotel, gli hanno annunciato la preventiva partenza del team iraniano.
Secondo IranWire, Reza Zarei, il capo della Federazione di arrampicata iraniana, ha ingannato l’atleta conducendola dall’albergo di Seul all’ambasciata iraniana dopo aver ricevuto ordini dal presidente del Comitato olimpico iraniano Mohammad Khosravivafa.
Secondo le notizie dell’ultima ora, infatti, l’atleta sarà trasferita da Seul alla famigerata prigione di Evin, a Teheran. Le Guardie rivoluzionarie islamiche avrebbero arrestato oggi David Rekabi, fratello di Elnaz, per usarlo come ostaggio. La ragazza avrebbe consegnato il suo passaporto e il suo telefono con la promessa che la sua incolumità non era in pericolo, ma ora la sua destinazione sarebbe il carcere dove sono detenuti i prigionieri politici del regime islamista.
