Alessia Piperno, trentenne di Roma, è stata arrestata a Teheran, dove si trovava in viaggio. Dopo quattro giorni di silenzio, nella giornata di domenica è riuscita a mettersi in contatto con i genitori: qualche secondo è bastato per dare la notizia dell’incarcerazione e la richiesta di aiuto.
A seguito della telefonata, i genitori hanno lanciato appelli sui social e si sono rivolti alla Farnesina, che con l’aiuto dell’ambasciata italiana a Teheran sta verificando le notizie di alcuni cittadini italiani coinvolti nelle proteste in corso nel Paese.
Infatti, tre giorni fa Amnesty International aveva denunciato l’arresto di 9 stranieri «complici» dei manifestanti e aveva anche rivelato che fra loro c’è un italiano, con le autorità iraniane che avevano confermato la notizia.
Disperate, le parole del padre della giovane: “Erano quattro giorni che non avevamo sue notizie, dal giorno del suo trentesimo compleanno, il 28 settembre” e poi la telefonata: “Solo poche parole, ma disperate. Chiedeva aiuto. Ci siamo subito mossi con la Farnesina, abbiamo chiamato l’ambasciata italiana a Teheran. Ma ancora non sappiamo niente, neanche il motivo della reclusione”, conclude il padre.