La crisi energetica è inarrestabile, tra attese sulle sorti del gas dal Nord Stream 1 e il viaggio in Algeria del Premier Draghi per un nuovo accordo sulle forniture.
A fare il punto sulla situazione, l’ad di Tap Luca Schieppati, che ha parlato ai microfoni de Il Messaggero, annunciando un aumento di gas dall’Azerbaijan “fino a 3,5 miliardi di metri cubi” per una diminuzione dei costi delle bollette.
Con le forniture azere, dice: “Abbiamo massimizzato i flussi di ingresso garantendo capacità per 2,5 miliardi aggiuntivi per quest’anno. Manterremo l’impegno, ma stiamo cercando di capire se è possibile fare un ulteriore sforzo con il corridoio meridionale”.
Senza forniture russe si dovrebbe ampliare la capacità del gasdotto: “Si può far crescere fino a trasportare oltre 20 miliardi di metri cubi. È previsto un market test che segue le regole europee. Già quest’autunno potrebbero essere richiesti tra 1 e 2 miliardi di metri cubi di espansione in 3-5 anni”.
Sulle opposizioni anti-Tap del passato dice: “Le cose sono molto diverse” e continua: “Finora abbiamo avuto pieno sostegno e sembra che ci sia la piena consapevolezza di garantire la continuità degli interventi. Serve però stringere al massimo i tempi”.
E sul ruolo del nostro paese dichiara: “L’Italia ha la grande opportunità di diventare un Paese esportatore, oltre a poter gestire la diversificazione delle fonti” e, sottolinea la presenza di condizioni per far diventare l’Italia il paese di riferimento per il mercato dei prezzi.