Il ritorno di massa dei viaggiatori dopo due anni di blocco dovuto alle restrizioni della pandemia, ha portato conseguenze e caos nei cieli europei e, soprattutto per compagnie aeree e aeroporti che soffrono di carenza di personale.
Il settore infatti, durante la crisi dovuta al Covid 19, ha licenziato migliaia di persone: ora, però, con i numeri di viaggiatori che tornano a livello pre pandemia, ogni giorno da giugno e settembre le compagnie perderanno circa 33 milioni di euro.
In generale entro l’estate, riporta il Corriere della Sera, le compagnie aeree rischiano di chiudere con oltre 4 miliardi di euro di mancati ricavi a causa delle cancellazioni dei voli e dello smarrimento bagagli con i conseguenti risarcimenti per i clienti.
Inoltre, continua il quotidiano, ai minori ricavi si aggiunge il rialzo dei costi del personale, messo in atto da un lato per placare le agitazioni sindacali che hanno portato a decine di scioperi e dall’altro per rafforzare in fretta gli organici.