Economia

Siccità, in Piemonte a rischio metà del raccolto di riso

A causa della grave siccità di questi ultimi mesi, la campagna piemontese è messa a dura prova e, di conseguenza, è a rischio elevato la raccolta del riso.

Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, le risaie del Vercellese e del Novarese, ma anche quelle del Biellese e della Lomellina sono irriconoscibili: le distese di acqua si sono trasformate in terreni asciutti e messi in difficoltà dal grande caldo.

Un risicoltore di Terranova Monferrato, Giovanni Girino, ha raccontato: “Una siccità così non se la ricorda nessuno. In questo periodo abbiamo fatto tutto il possibile per salvare il nostro riso. Abbiamo perfino usato l’acqua dei pozzi. Ma ora non ne abbiamo più a disposizione”.

E continua: “Il nostro cereale soffre ogni giorno di più. Siamo almeno un mese indietro rispetto alla crescita normale delle piantine e in alcuni appezzamenti l’acqua non arriva neppure. Il rischio è di perdere buona parte del raccolto, almeno la metà. E se le temperature continueranno ad essere così alte e la pioggia non arriverà, la situazione è destinata solo a peggiorare”.

I dati, infatti, confermano quanto anticipato dal risicoltore. Lo scorso anno – riporta Corriere – la superficie coltivata a riso superava i 220 mila ettari, oggi sono sotto i 214 mila e alcuni risicoltori hanno deciso di abbandonare i campi più difficili da raggiungere.

Anche secondo Coldiretti, si stimano perdite del 30% del raccolto di riso in Italia a causa dalla siccità. In una nota, infatti da Coldiretti: “è stato chiesto lo stato di emergenza e si attende nel prossimo Consiglio dei Ministri il decreto antisiccità annunciato dal premier Mario Draghi”.

Redazione

 

 

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