La grave siccità ha costretto 250 comuni piemontesi ad emanare ordinanze relative all’emergenza idrica per un uso responsabile dell’acqua. Una criticità che vede coinvolti 83 comuni nelle province di Novara e VCO, 9 in quelle di Biella e Vercelli, 93 in provincia di Torino, 9 nel Cuneese e 58 in provincia di Alessandria.
Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, per far fronte ai danni delle aziende agricole, i concessionari dei bacini idroelettrici hanno dato la propria disponibilità a rilasciare per l’agricoltura circa 2,5 milioni di metri cubi d’acqua al giorno.
Sul tema dell’emergenza idrica, a Roma c’è stato l’incontro tra la Conferenza delle Regioni e il capo dipartimento della Protezione Civile Curcio per affrontare il tema della richiesta dello stato di emergenza per siccità, avanzata dal Piemonte e da tutte le regioni del Nord.
Il Presidente della regione Piemonte Alberto Cirio ha parlato di una situazione drammatica e ha sottolineato che: “Lo stato di emergenza serve perché ci sia una regia nazionale perché il tema è nazionale e riguarda tutta la Pianura Padana”.
Ma lo stato di emergenza potrebbe non bastare – conclude Corriere – si deve affiancare la richiesta dello stato di calamità per l’agricoltura. Dovrà contenere le misure di ristoro per le spese sostenute dai Comuni e per quegli interventi in grado di mitigare il fenomeno, fino ai danni dovuti all’uso di autobotti e per gli interventi infrastrutturali da realizzare rapidamente e che hanno un’efficacia quasi immediata.