Per garantire al nostro Paese un inverno sereno, serviranno 5 miliardi di metri cubi di gas: questa cifra è l’obiettivo a cui si deve arrivare per evitare razionamenti. Ad oggi, è l’ammontare che ci manca per riempire al 90% gli stoccaggi entro la fine di ottobre e mettere in sicurezza il sistema.
Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, abbiamo 14 depositi in concessione, che hanno 17,6 miliardi di metri cubi di capacità. Ieri sono stati raggiunti 10,8 miliardi, ma per arrivare al target procedere al ritmo di 30 milioni al giorno non basta, considerando anche che lo stoccaggio va rallentando sul finire della stagione. La non accelerazione nei mesi estivi potrebbe significare la perdita di quasi un miliardo di metri cubi.
Ci sono altri operatori – riporta Corriere – che dovrebbero contribuire a questa attività, ma il prezzo del gas scoraggia soprattutto le aziende più piccole, in difficoltà col capitale circolante.
Al momento, riportano alcune fonti, non sarà dichiarato lo stato di allarme. Siamo ancora in preallarme e la situazione è sotto controllo, seppur i flussi di gas russo siano monitorati costantemente.
È presumibile, conclude Corriere, che in questo scenario possa essere richiesto ai colossi di Stato come Enel ed Eni di stoccare di più per compensare le difficoltà degli altri. Eni ha già depositato oltre 1,4 miliardi di metri cubi e Enel ha riempito il 40% di quanto dovrebbe rispetto ai suoi target.
