Il colosso del gas russo Gazprom ha annunciato una riduzione di oltre il 40% della sua capacità di consegna giornaliera di gas alla Germania. La riduzione, avrà effetto immediato e colpirà il gasdotto Nord Stream, che dalla Russia arriva in territorio tedesco passando sotto il Mar Baltico.
Secondo quanto riportato da Repubblica, Gazprom ha giustificato la decisione a causa della mancata consegna di alcune attrezzature da parte del gruppo tedesco Siemens, dichiarando: “A causa dei ritardi nella consegna di compressori da parte di Siemens, e malfunzionamenti ai motori, solo tre unità di compressione possono esser attualmente messe in funzione alla stazione di Portovaya”.
E con un comunicato ufficiale Gazprom ha poi riferito: “Le consegne di gas tramite il gasdotto Nord Stream possono essere garantite solo fino a un volume di 100 milioni di metri cubi di gas al giorno, invece dei previsti 167 milioni al giorno”.
Una riduzione arrivata in concomitanza con le missioni diplomatiche dei leader europei a Kyev e con le ultime notizie per il settore delle forniture energetiche. Da un lato, il Qatar ha appena annunciato un accordo con Total, Eni e Shell per lo sviluppo del mega giacimento nel Golfo Persico, dall’altro Israele che ha aperto all’utilizzo delle infrastrutture per portare forniture in Ue