Il futuro del governo sembra essere appeso alle misure del Pnrr, ma il premier Draghi sembra sereno e convinto della loro fattibilità: “Le raccomandazioni della Commissione Ue al nostro Paese riguardano provvedimenti fondamentali, che non possiamo fare a meno di realizzare”, ha dichiarato il Premier.
Anche sulle tempistiche – riporta Corriere – la mano sembra molto ferma: “O le forze politiche si mettono d’accordo e fanno approvare in Parlamento la concorrenza e la delega fiscale che contiene la riforma del catasto, o non c’è più il governo”.
Dall’uscita dalla pandemia, alla guerra in Europa, la crisi e la frenata dell’economia del nostro Paese non possono permettersi un rischio di non attuazione delle riforme del Pnrr: per palazzo Chigi, riporta Corriere “il piano europeo è l’antidoto al rischio di recessione, attuarlo è uno strumento salva-vita. Draghi si è impegnato con l’Europa e con gli italiani e vuole essere coerente”.
La preoccupazione, riguarda anche il dl concorrenza, del secondo semestre del 2022, che è impantanato da mesi sul destino dei balneari. Per la Commissione Ue “l’uso delle concessioni pubbliche non è stato ottimale” e Draghi ha agito su due fronti.
Al Consiglio dei ministri ha avvisato che, senza un accordo, porrà la questione di fiducia sul testo attuale. Poi ha inviato una lettera alla presidente del Senato, per dare un’accelerata: per Draghi va votata entro il 31 maggio, va approvata entro giugno al Senato ed entro luglio alla Camera.